IL SEMESTRE EUROPEO DI RENZI E LA MINACCIA TERRORISTA

angelo-sollazzo-4  Pietro Nenni  Saragat  renzi (2)

Aveva promesso sfracelli e di rigirare l’Europa e le sue istituzioni come un calzino. Ora siamo al termine del suo incarico e le velleità renziane si sono rilevate le solite fanfaronate. La venditrice televisiva Vanna Marchi rispetto al nostro capo del Governo era una dilettante. Nessuno si ricorderà di Renzi Presidente dell’Europa, i risultati sono vicini allo zero.

Sul versante dell’economia la situazione è ancora peggiore. Nuovo record della disoccupazione e di quella giovanile in particolare, il prodotto interno lordo che cala ancora, i consumi che diminuiscono, le tasse che con l’artefizio di passarle da nazionali a locali sono sempre le più alte d’Europa.
Per non parlare dei salari e delle pensioni che sono fermi al palo e talmente bassi che non consentono alle famiglie di soddisfare pienamente anche i bisogni primari.
Matteo Renzi aveva scalzato Enrico Letta, che comunque aveva governato per un lasso di tempo inferiore rispetto allo stesso, dicendo che avrebbe risolto i problemi del Paese, dopo averlo rassicurato della sua lealtà.

I risultati catastrofici sono evidenti. Si continua a rinviare all’anno che verrà la ripresa del Paese che , unico in Europa, è ancora in recessione. Le riforme miracolistiche promesse non creano un solo posto di lavoro né incidono sull’economia nazionale. La riforma del Senato non consente alcun risparmio, anzi impedisce a Sindaci e Consiglieri Regionali, neo-Senatori, di lavorare al meglio a livello locale. Sarebbe bastato dimezzare i deputati ed i senatori per avere un vero risparmio e togliere ad una delle due Camere la potestà di sfiduciare il Governo, lasciando il suffragio universale.
La annunciata riforma elettorale, oltre ad essere incostituzionale come la precedente, punta a lasciare alle oligarchie dei Partiti la capacità di nominare i deputati in misura predominante,e, quindi, oltre i senatori avremo di nuovo i deputati nominati. Non c’è da dire, un Governo non eletto consentirà nel futuro un Parlamento di non eletti. Insomma un capolavoro.

Ciò che risulta indigeribile e cioè l’avversione alle preferenze perché le stesse agevolerebbero l’infiltrazione della criminalità nelle Istituzioni. Ma questi signori evidentemente vivono sulla Luna, e non hanno visto ciò che è successo in Italia ultimamente e negli ultimi vent’anni, proprio in assenza delle preferenze.

Evitiamo di parlare, poi, del livello politico dei membri del Governo.
Boschi, Madia, Alfano al posto degli Einaudi, Saragat, Nenni, Togliatti, De Gasperi etc, per ridisegnare la Carta costituzionale e la Repubblica: è uno spettacolo inaccettabile.

Sulla politica estera le figuracce ci hanno gettato discredito in tutto il Mondo. Siamo di fronte ad un’attacco terroristico di dimensioni mondiali. La condanna non può che essere netta e decisa, ma va ricordato che gli errori dell’Occidente non sono estranei ad una situazione che è divenuta esplosiva.
La pseudo-esportazione della democrazia , teoria fallimentare degli USA, l’abbattimento di regimi solidi , anche se democraticamente carenti, come quelli iracheno,libico, afgano e siriano, in modo quasi sempre diretto, per non parlare degli attacchi ad altri Paesi in modo indiretto, hanno provocato una reazione pericolosa che potrà avere sviluppi ancora più gravi.
I popoli devono scegliersi le forme di Governo che preferiscono e comunque gli interventi esterni, in nome di una democrazia che essi non conoscono nei suoi meccanismi completi, producono sempre terrorismo.

Prendersela con l’Islam è assurdo, con l’immigrazione è vergognoso, visto che noi siamo stati un popolo di emigrati. Forse un’esame di coscienza farebbe bene a tutti gli occidentali, anche se il terrorismo va combattuto e la violenza va sempre condannata.
Per tutte queste considerazioni insistiamo nel dire che la vera anomalia in Italia è non avere un grande partito socialista. Un partito che si richiami pienamente alla Costituzione, che rifugga da personalismi e populismi, che sia chiaramente di sinistra e che finalmente ricopra un spazio politico che con la mutazione genetica del PD, risulta essere sempre più ampio. Il nostro ruolo deve essere quello di costruire e fare la sinistra.

Angelo Sollazzo

14 gennaio 2015


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