Lettera aperta ai socialisti, ai militanti, ai simpatizzanti, ai delusi ed agli astensionisti.

LETTERA_CON_PENNA

Se fossi un credente cristiano potrei dire “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Da militante laico e socialista mi viene da rilevare, con assoluta semplicità, che negli ultimi 25 anni, unitamente alla società politica in generale, i socialisti hanno commesso tanti errori che li hanno portati alla quasi scomparsa dalla scena politica nazionale. Chi ha sbagliato ? Tanti e tutti. A cominciare da quelli, come chi vi scrive, che non hanno mai avuto tessere diverse dal PSI ed in cinquant’anni di coerente attività politica non ha abiurato o modificato la voglia di appartenenza a quello che considero l’ideale più alto della umanità: il socialismo. Errori di avere abbandonato il campo per disillusione, disgusto e amarezza, errori di quelli che hanno cambiato partito, pur ritenendosi ancora socialisti, errori di aver appoggiato leggi e provvedimenti che cozzano violentemente con i fondamentali del socialismo, errori fatti di egoismo per salvare il proprio posto e ruolo rinunciando ai propri sentimenti politici. Ma serve rivendicare, rimarcare, essere rancorosi per i torti subiti, assegnare gli errori fatti negli anni trascorsi, sempre bui, del socialismo italiano? Serve tenere in pista tante sigle di partiti, movimenti, ed associazioni che si richiamano alla gloriosa storia del socialismo, sempre divisi, in lotta tra di loro, senza coordinamento e disponibili ad allearsi con tutti pur di ottenere qualche contentino. Gli errori di cinque anni fa sono ormai cosa passata .
Gli sbagli commessi dal 94 ad oggi non possono essere recuperati. Ma un partito che aveva circa sei milioni di voti non può essere svanito nel nulla.
Per quanto possibile dobbiamo fare uno sforzo riportando nella casa comune quanti più socialisti è possibile.Pertanto ognuno di noi deve sentirsi investito ad operare e agire per rompere gli steccati, annullare le differenze, eliminare i rancori.
Con questa lettera mi voglio rivolgere alle centinaia di persone che negli ultimi anni, attraverso Facebook, mail e telefonate hanno espresso apprezzamenti sulle posizioni politiche che esprimevo. Sono stati tantissimi i compagni che hanno solidarizzato, partecipato ad eventi, e frequentato le nostre associazioni. Mi rivolgo anche ai compagni che da posizioni diverse hanno sempre riconosciuto la validità del lavoro svolto. Mi rivolgo ai dirigenti socialisti, senza esclusioni di sorta, per trovare insieme una soluzione alla diaspora socialista che tanto hanno ci ha arrecato.
A tutti questi, al popolo amico di facebook, ai compagni, nuovi e vecchi, rivolgo l’invito a partecipare all’Evento del 7 OTTOBRE A ROMA.
Nessuno dovrà sentirsi ospite, nessuna ritorsione o accusa, ma insieme accuminati dalla fratellanza socialista .
Va fatto un sacrificio di passione politica e di condivisione degli ideali. Non verranno chieste tessere, firme o adesioni, ma solo la cortesia di ascoltare, giudicare o condividere un discorso fatto di UNITA’ e di voglia di appartenenza. Le recenti polemiche sulla rappresentatività o meno del Partito, le ho dimenticate, non mi interessa rimarcare gli errori del passato, ma rivendicare la ATTUALITA’ DEL SOCIALISMO, IERI OGGI E DOMANI.

VI ASPETTO.

Angelo Sollazzo

Centro Congressi SGM, via Portuense, 741, ore 10,30 ROMA


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