L’attacco all’euro di Berlusconi e Lega Nord, da un lato, e di Grillo dall’altro, è stucchevole e viene perpetrato solo per fini elettorali, mentendo, sapendo di mentire – ha dichiarato Angelo Sollazzo della Direzione del PSI.
“Berlusconi tenta di recuperare smalto e giovinezza, che non ha più, sparandola ogni giorno più grossa. I fuochi d’artificio di Grillo e Salvini sono a dir poco penosi e dimostrano la loro profonda ignoranza. L’euro, con tutti i problemi connessi, non può essere abbandonato dal nostro Paese, pena una deriva argentina. Il ripristino della lira porterebbe immediatamente ad una svalutazione della nostra moneta del trenta ed oltre per cento, mettendo in ginocchio l’economia e distruggendo l’industria nazionale. Si vuol dimenticare che noi abbiamo un’industria che trasforma e non produce, non avendo materia prima, la cui importazione senza l’euro diverrebbe pressoché impossibile.
Da trasformatori l’utilizzo dell’euro ci consente di accedere ai mercati internazionali a costi calmierati e ci evita di consentire il depauperamento delle nostre aziende.
Forse sarebbe opportuno ricordare gli errori dei vari Prodi, Ciampi, Dini e Tremonti.
I primi tre responsabili di una valutazione superiore, con un cambio di 1937 lire per euro, in luogo di un realistico 1500, di un eccessivo e prematuro allargamento dell’Unione Europea a Paesi non ancora pronti, e di cui ne stiamo pagando le conseguenze. Tremonti, teorico della finanza creativa, dimenticò un accorgimento elementare per evitare la speculazione. Far circolare, cioè, per almeno due anni, in contemporanea, le due monete in modo da evitare l’assunto che un euro valesse mille lire. A ciò si deve aggiungere l’errore, a livello europeo, di non aver stampato i biglietti da uno e due euro, come accade in America con il dollaro. C’è da augurarsi che per il futuro, prima di santificare personaggi provenienti dalle banche e dalla finanza, prestati alla politica, con prestito forzoso e a perdere, ci si pensi più di una volta”.
Angelo Sollazzo
28 aprile 2014