Per Renzi più che di figurine sarebbe giusto parlare di figuracce.
E’ disarmante la disinvoltura con la quale il nostro Premier trasforma una sconfitta, una giravolta o una madornale cantonata in una sua favorevole trovata pubblicitaria. Roba da avanspettacolo.
L’ultima con il vertice europeo che dopo non essere stato invitato alla Conferenza stampa della Merkel ed Hollande, in Italia ha tuonato e ha fatto passare questa sua esclusione come un rifiuto italiano alle decisioni adottate. Il Cancelliere tedesco ha subito ribadito che il primo Ministro italiano non aveva di che dolersi visto che poche ore prima aveva accettato e votato l’agenda ed i risultati del vertice europeo. Insomma siamo alle comiche. Di qui la sufficienza con la quale i Partners europei trattano i nostri governanti.
Prima con Berlusconi fatto oggetto di risatine ed ammiccamenti di sopportazione, ora con Renzi considerato il discolo bisognoso di comprensione. Il primo campione televisivo, il secondo di telequiz.
Intanto il Nostro si gode l’appoggio al Referendum degli americani , con il chiaro scopo di ammorbidire la posizione italiana sul Trattato di libero scambio TTIP, dopo il rifiuto tedesco e francese, e che a breve tornerà in agenda, e delle banche d’affari, con in testa la Goldman Sachs, preoccupate, con un diverso Governo, di non poter più fare scorribande nella nostra economia.
In qualsiasi Paese democratico ci sarebbe stata una levata di scudi contro tali ingerenze, anche da parte degli usufruitori. In Italia manco a parlarne, tutto tace , con poche eccezioni.
Ci sarebbe da ridere, ma si tratta di un disastro politico. Questo è il nuovissimo ed il cambiamento?
20 settembre 2016
Angelo Sollazzo
Angelo Sollazzo 