Il risultato dei socialisti nelle città maggiori del Paese vede il Partito con numeri da prefisso telefonico e in nessuna raggiunge l’1%.
Ricordando a noi stessi che il vecchio segretario Boselli si dimise per un risultato leggermente superiore c’era da aspettarsi un atto di contrizione.
Invece nulla di tutto questo anzi si magnificano i pochi risultati positivi, frutto del duro lavoro dei compagni locali e non certamente della posizione politica nazionale al punto che in quasi tutti i centri con risultati validi, parliamo di una decina su 1300 in cui si è votato, la dirigenza locale non condivide le giravolte di Nencini.
Comunque, con alcune significative eccezioni, anche nei comuni con il segno più il Partito ha dimezzato i voti rispetto alle ultime elezioni amministrative ma tale confronto non viene proprio rilevato dall’analisi del voto nenciniana.
Chiaramente dove le cose sono accettabili i meriti sono del gruppo fiorentino, dove si perde sonoramente le colpe sono dell’incapacità della dirigenza locale. Ci vuole proprio un bel coraggio.
Comunque leggiamo dai commenti ufficiali che i risultati sono soddisfacenti. Mah, contenti loro. Del disastro.
Ci viene richiesto di tornare a collaborare in nome dell’unità.
Certamente siamo disponibili, il Partito ritorni socialista, si schieri per il NO al Referendum e prenda le distanze dal pericoloso Governo Renzi.
Non abbiamo bisogno di risposta che già conosciamo.
8 giugno 2016
Angelo Sollazzo