Pare evidente il tentativo di Matteo Renzi di creare nell’area moderata un’alternativa a Berlusconi usando le stesse armi e lo stesso populismo-ha dichiarato Angelo Sollazzo Responsabile nazionale di Iniziativa Socialista:
“In tutto questo la sinistra non c’entra un bel niente, il PD viene trasformato in un partito neo-democristiano, altro che tradizione post-comunista, e vengono, in un sol colpo, tutti i riferimenti storici della sinistra, dal rapporto con il sindacato, alla politica sociale, alla struttura stessa di un partito di sinistra. Senonché queste cose Berlusconi le dice da vent’anni, con la sua avversione alla sinistra ed alle sue diramazioni, al sindacato, alle conquiste sociali, al controllo del mercato, ad ogni forma di patrimoniale etc. A questo punto possiamo tranquillamente tenerci l’originale invece di correre, come fanno in molti, dietro alla fotocopia renziana. Non poteva venir meno un accordo sulla riforma elettorale che soddisfacesse i due populismi. Va bene per la riduzione dei costi della politica, anche se basterebbe un controllo puntuale della Corte dei Conti e la registrazione pubblica dei Partiti in applicazione dell’art.49 della Costituzione sulla democrazia interna e sulla trasparenza, ma un legge elettorale non può essere liberticida ed incostituzionale. Torneremmo al punto di partenza. Annullare le differenze politiche, ridurre al silenzio grandi e storiche culture politiche, soprattutto impedire ai cittadini di scegliersi il proprio rappresentante, producendo ancora un Parlamento di nominati è inaccettabile. Tutto ciò per una governabilità farlocca,visti i risultati del Porcellum, per distruggere i piccoli partiti e per garantire il bipolarismo già fallito e bastardo, anticamera del bipartitismo. La strada maestra è quella che per decenni ci è stata invidiata da molti Paesi a democrazia avanzata.Un sistema proporzionale, con uno sbarramento non punitivo, e il ripristino del voto di preferenza. rappresentano l’ABC della democrazia. Ma si sa in un periodo di scandali e scandalismi, con una classe dirigente ignorante e inadeguata, bisogna spararla grossa esaltando i populismi antisistema, dimenticando che negli ultimi venti anni il sistema sono stati proprio loro.”
Angelo Sollazzo
23 gennaio 2014