RICHIESTA DI DIMISSIONI DI NENCINI. CONGRESSO SUBITO.

Angelo al leggìo  PSI logo 1  Quirinale - Crisi Governo - consultazioni

La situazione attuale del Partito impone le dimissioni immediate del Segretario e di tutta la Segreteria, con la convocazione del Consiglio Nazionale, per arrivare in tempi rapidissimi al Congresso ed alla elezione dei nuovi organi.. La inadeguatezza di parte dell’attuale gruppo dirigente è evidente. Molte scelte e responsabilità sono state condivise.

Bisogna procedere rapidamente al rinnovamento degli uomini e della proposta politica.
Lo scontro interno al PSI ha assunto toni che rasentano il ridicolo. Una linea politica confusa e che cambia ogni settimana. Siamo passati dalla modifica della ragione sociale e del cambio del nome del Partito, all’intervista fatta sull’Unità, dove si affermava la necessità di un grande partito socialista. Dopo poche ore tornava l’idea di un rapporto anche organizzativo con i radicali ed i laici ripetendo la pericolosa esperienza della Rosa nel Pugno. Abbiamo insomma una maionese impazzita. Il segretario Nencini fa finta di non avere tale ruolo, modifica a proprio piacimento gli incarichi di lavoro e , con una normalizzazione sovietica, marginalizza due dei soci fondatori del nuovo corso post-boselliano, Sollazzo e Biscardini, rei di aver preso le distanze dal Segretario, e avendo già dichiarato la loro indisponibilità ad avere incarichi, quindi senza il bisogno della pubblica lapidazione. Stesso trattamento riservato ad altri compagni. Tutto ciò avveniva dopo la decisione di non aver presentato alle politiche liste con simbolo PSI, A parte la evidente illegittimità dei provvedimenti, vista la legge che impedisce le modifiche degli organi elettivi in regime di prorogatio degli Enti e delle Associazioni, di cui risponderà nelle sedi opportune, Nencini agisce come se non avesse la responsabilità di aver disastrato il Partito portandolo dallo 0,9 % di Boselli allo 0,5. Chi sbaglia ha il dovere di dimettersi. Cosa deve ancora succedere per pagare degli errori commessi, il terremoto ondulatorio e sussultorio? Nencini , con un Partito ridotto ai minimi termini va avanti imperterrito, facendo finta di niente e con uno stato di confusione politica allucinante. Ci troviamo spesso davanti a delle trovate, senza alcun fondamento politico. Una linea politica oscillante, ondivaga ed incomprensibile. Risulta evidente che, in questo modo, perdiamo ogni giorno pezzi di militanti e di elettorato.

A meno che non si voglia proprio questo, un partito minuscolo che è più controllabile.

Altro che dissenso interno e dialettica politica. Necessita., quindi, la immediata convocazione del Congresso e ripristinare la democrazia interna.

Angelo Sollazzo

18 aprile 2013


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