La prima repubblica venne travolta da una serie di scandali, molti veri, altri inventati, con la distruzione dei partiti che l’avevano fondata e resa la quinta potenza economica del mondo.
In quei momenti, oscuri per la politica, la Lega di Bossi mostrava in aula, a Montecitorio, il cappio per chiedere l’impiccagione dei partiti al Governo, la Margherita, con Rutelli, dichiarava che avrebbe volentieri portato il rancio a Craxi in galera, il Movimento Sociale con Fini mostrava in aula le mani indossando guanti bianchi per dichiarare la propria superiorità morale, il PDS inveiva contro il malcostume invocando la gogna per i semplici indagati.
A ritroso l’ex-PDS, oggi PD, ha sulla propria testa una tegola enorme che si chiama Penati e dintorni, Fini se la deve vedere con una casa di Montecarlo di proprietà dell’ MSI e finita, stranamente, in possesso di suo cognato, Rutelli vede il suo partito travolto dallo scandalo per un utilizzo allegro del finanziamento pubblico, con la sparizione di 25 milioni di euro, di cui nessuno ne sa nulla, Bossi vede il suo partito investire i denari pubblici perfino in Tanzania, un utilizzo per fini non proprio politici dei fondi pubblici e con il proprio tesoriere incriminato . I ladri di polli della prima repubblica erano proprio dei pivelli, rispetto ad episodi migliaia di volte superiori, in gravità, a quanto avveniva negli anni novanta. Meno male che questi signori si ergevano a moralisti. Oggi nessuna giustificazione e nessuna tolleranza. Esigiamo pulizia completa perchè abbiamo gia dato e più di quanto si doveva.
Angelo Sollazzo
4 aprile 2012