Nella riunione del CN del PSI, tenuto ieri a Roma, Iniziativa Socialista per la Sinistra, Sinistra Socialista, Bobo Craxi ed altri compagni, hanno presentato un documento unitario di netta condanna dell’operato del Governo Renzi, ritenuto pericoloso per le sorti della nostra democrazia, inadeguato ad affrontare la grave crisi economica che attanaglia il Paese, avversario delle istanze del mondo del lavoro e collocato su posizioni politiche centriste con derive che sfociano nella conservazione e nella destra.
Un simile Governo non può avere niente a che spartire con un Partito Socialista e con la sinistra italiana. Pertanto è stato chiesto un deciso distacco del PSI dalle politiche renziane e dalla stessa presenza nel Governo, sicuri di rappresentare la volontà della stragrande maggioranza dei socialisti italiani. Purtroppo non è stato concesso il rispetto di una norma elementare della democrazia, e cioè la votazione per appello nominale su un argomento tanto delicato, che doveva esprimere la fiducia o meno sulla politica e sulla gestione della attuale Segreteria, con motivazioni inconsistenti.
Biscardini per evitare votazioni confuse e non verificabili, ha annunciato che la opposizione non avrebbe partecipato ad un voto ritenuto non valido e per il quale avremmo esperito ogni atto utile per la invalidazione.
La nostra pazienza è finita.
Angelo Sollazzo
15 marzo 2015